L’ISTAT ha recentemente pubblicato un’indagine intitolata “Aspetti della Vita Quotidiana” relativa alla soddisfazione degli italiani per la propria vita, riferita all’anno passato, rilevando una pluralità di indicatori. La soddisfazione per la vita nel suo complesso, in particolare, è uno degli indicatori utilizzati per la valutazione del benessere soggettivo degli individui e misura quanto gli individui sentono di vivere una vita conforme alle loro aspettative al di là delle contingenze momentanee. Oltre che nella sua dimensione generale, la soddisfazione delle persone è rilevata anche per alcuni ambiti fondamentali della vita quotidiana, quali le relazioni familiari e amicali, la salute, il tempo libero, il lavoro e la situazione economica. Su quest’ultima si rilevano anche le valutazioni delle famiglie rispetto agli ultimi 12 mesi e il giudizio sull’adeguatezza delle risorse economiche di cui la famiglia dispone. La fiducia negli altri misura invece la qualità delle relazioni sociali tramite quesiti utilizzati anche a livello internazionale. L’arco temporale di osservazione di giudizi e valutazioni comprende i 12 mesi precedenti l’intervista, ovvero il 2021. L’analisi degli aspetti soggettivi del benessere individuale e delle dimensioni più rilevanti della soddisfazione fornisce importanti elementi esplicativi anche per la valutazione dell’impatto avuto dalla pandemia.

Secondo quanto emerge, nel 2021 è in aumento la quota di persone di 14 anni o più soddisfatte per la propria vita nel complesso (+1,7 punti percentuali rispetto al 2020). L’unica eccezione è rappresentata dalla fascia dei giovanissimi tra i 14 e i 19 anni, mentre la crescita della percezione di benessere è stata più elevata della media tra gli ultrasettantacinquenni.

A fronte di un aumento del benessere soggettivo nel complesso, diminuisce molto la soddisfazione per alcuni aspetti specifici come il tempo libero (in particolare per i più giovani e le donne) e le relazioni amicali. In calo anche la soddisfazione per la salute, in particolare nelle classi di età 45-54 e 65-74 anni. Meno soddisfazione rispetto al passato viene espressa anche per la dimensione lavorativa, in particolare tra le donne occupate.

 

Per leggere lo studio completo dell’ISTAT si rimanda al sito al link https://www.istat.it/it/files//2022/06/REPORT_SODDISFAZIONE_2021.pdf

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