Il rapporto “Lavoro minorile – Stime globali 2020, tendenze e percorsi per il futuro” (Child Labour: 2020 global estimates, trends and the road forward ) è il primo rapporto congiunto ILO-UNICEF. Esso contiene le stime sul lavoro minorile e fa parte di una strategia inter-agenzia più ampia, per misurare e monitorare il progresso verso il raggiungimento dell’Obiettivo 8.7 di sviluppo sostenibile.

Le stime si basano sull’estrapolazione dei dati di 106 indagini che coprono più del 70% della popolazione mondiale dei bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni.

Secondo questa ricerca, il numero di bambini coinvolti nel lavoro minorile nel mondo è aumentato per la prima volta da vent’anni, anche a causa del Covid che ha reso le famiglie più vulnerabili e sole, ha sfilacciato il tessuto sociale e resa più fragile l’economia. Si calcola che oggi nel mondo siano sfruttati circa 160 milioni di bambini e che quasi 80 milioni di minori svolgano lavori pericolosi, che possono danneggiare la loro salute e il loro sviluppo psico-fisico e morale.

Per invertire la tendenza all’aumento del lavoro minorile, sono necessarie politiche pubbliche che assicurino un’adeguata protezione sociale per tutti, accompagnate dall’aumento degli investimenti a favore di un’istruzione di qualità e il ritorno a scuola dei bambini, la promozione del lavoro dignitoso per gli adulti, il contrasto degli stereotipi di genere e delle discriminazioni e maggiori investimenti nei sistemi di protezione dell’infanzia.

Per leggere il rapporto completo, nella doppia versione della sintesi in italiano e del rapporto completo in inglese, si rimanda a https://unric.org/it/giornata-mondiale-contro-il-lavoro-minorile-il-lavoro-minorile-torna-a-crescere-coinvolgendo-160-milioni-di-bambini/

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