Secondo gli ultimi dati emersi dall’Atlante dell’infanzia di Save the Children, giunto alla XIV edizione e intitolato “Tempi digitali”, in Italia quasi l’80% dei bambini tra gli 11 e i 13 anni accede a internet tutti i giorni attraverso uno smartphone. Infatti, negli ultimi tempi c’è stato un abbassamento dell’età media di primo utilizzo e del possesso di un dispositivo digitale. Dopo la pandemia, anche i bambini tra i 6 e i 10 anni utilizzano più spesso i cellulari, con cifre che passano dal 18% al 30% nel giro di quattro anni – dal 2018 al 2022. Inoltre, tra gli 11 e i 13 anni sono in aumento gli atti di cyberbullismo.
Nonostante questo utilizzo diffuso, i giovani italiani sono quart’ultimi in Europa per competenze digitali: la quota di giovanissimi con scarse o nessuna competenza è del 42%, contro una media europea del 31%. Inoltre, in questo dato medio è presente un grave divario territoriale, perché, mentre al sud Italia oltre la metà dei giovani ha scarse o nessuna competenza (52%), al Nord e al Centro i giovani raggiungono valori più simili a quelli europei (34% e 39%).
Si rilevano inoltre dei dati interessanti per quanto riguarda la diffusione della connessione a internet da casa, con banda ultra-larga: alla fine 2022 erano il 52% delle famiglie, con un aumento significativo rispetto al 2016 (dato significativamente aumentato rispetto al 2016, quando erano appena l’8%). Svetta la provincia di Milano con l’86,6%, mentre in fondo alla classifica si ritrova la città di Isernia (32,4%).
Infine, nonostante i limiti imposti dalla legge per l’accesso ai social (minimo 13 anni), i preadolescenti che hanno aperto un profilo – indicando un’età maggiore o hanno usato quello di un adulto – sono il 40,7% degli 11-13enni con una prevalenza femminile (47,1%) rispetto a quella maschile (34,5%).
Si possono leggere altre anticipazioni al link https://lavoceditalia.com/2023/11/15/703295/digitale-bambini-e-vita-datificata-atlante-save-the-children/ oppure sul sito di Save the Children