È stato recentemente pubblicato il nuovo Rapporto di Save the Children dal titolo “Le equilibriste” che analizza le condizioni della maternità in Italia al giorno d’oggi. Si tratta di un importante report che, di anno in anno, prende in considerazione diversi fattori che incidono profondamente sulla vita delle famiglie e in particolare delle donne. Dal mercato del lavoro agli aiuti all’accudimento, dall’età media in cui si concepisce per la prima volta all’apporto delle donne di cittadinanza straniera, il report fa luce sulle principali problematiche connesse alla maternità, indicando anche attraverso schemi e grafici alcuni fattori decisivi.
Si evidenzia innanzitutto il nuovo record minimo di nascite che nel 2022 restano ben al di sotto di quota quattrocentomila, confermando una tendenza ormai evidente negli ultimi decenni. La bassa fecondità trova le sue cause principali nella difficile situazione economica delle famiglie e della difficoltà di pianificazione della genitorialità. Neanche il contributo migratorio riesce a invertire questa tendenza. Un dato interessante rileva che decrescono le nascite all’interno del matrimonio, che rappresentano il 60% del totale dei nuovi nati. Inoltre, se prima la contrazione delle nascite riguardava il calo dei nati dopo il primo figlio, cioè il secondogenito o il terzogenito, ora vi è abbassamento della nascita proprio dei primogeniti. Si calcola che le donne nate negli anni ’80, oggi vicine alla fine della loro fase riproduttiva, siano per un quarto senza figli, per un quarto con un solo figlio e per due quarti con due figli o più. Infine, il dato più lampante è il rinvio della natalità, ovvero che le donne decidono di mettere al mondo dei figli, avendone la possibilità, sempre più tardi: oggi la media si attesta sui 31,6 anni, con uno spostamento in avanti di ben tre anni, rispetto alla media degli anni ’90.
Per approfondire i dati, si rimanda al testo integrale del report, raggiungibile al link https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/le-equilibriste-la-maternita-italia-nel-2023.pdf
