Il Governo intende proporre un piano natalità per combattere il fenomeno della denatalità che attanaglia l’Italia da anni e che, secondo i recenti dati Istat, sta colpendo ancora di più dopo la crisi pandemica, dopo una leggera ripresa.

Si intende affrontare la sfida demografica con una serie di interventi a favore dei nuclei familiari e dei soggetti più vulnerabili, eliminando i disincentivi che danneggiano le coppie con figli. Si partirebbe, quindi, con uno sgravio fiscale, con il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle tasse. Il beneficio, secondo alcune proiezioni, potrebbe portare a un aumento in media di circa 200 euro all’anno.

Si prevede, inoltre, il rafforzamento dell’Assegno unico, con una maggiorazione per le famiglie con figli entro un anno di vita, l’attenzione per i nuclei familiari numerosi con ISEE fino a 40mila euro e composti da tre o più figli fino a tre anni d’età, e un aumento dell’assegno che spetta ai nuclei familiari con quattro o più figli a carico. Infine, è stata confermata la maggiorazione dell’assegno per i figli con disabilità. Un altro aumento potrebbe andare ai nuclei familiari che vivono particolari condizioni, come ad esempio la presenza di un solo genitore per il decesso dell’altro, o i nuclei familiari con un solo genitore occupato.

Il presidente dell’INPS Tridico individua tra le condizioni che favoriscono la natalità tutte le politiche che assicurano servizi e sostegni alle famiglie e gli incentivi all’occupazione femminile.

 

Per approfondire altri dati sul tema, si rimanda all’articolo sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” al link https://www.ilsole24ore.com/art/natalita-assegno-unico-sgravi-i-figli-cosa-e-previsto-adesso-e-cosa-puo-cambiare-AEOxDAKD

 

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