È stato presentato un disegno di legge in titolo, di iniziativa parlamentare, che introduce una ulteriore ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del procuratore generale presso la corte d’appello, che ricorre, quando il PM, nei casi in cui si proceda per delitti di violenza domestica o di genere, non assume, entro il termine dei tre giorni dalla iscrizione della notizia di reato, le informazioni dalla persona offesa.
La legge che introduce il cosiddetto codice rosso, infatti, impone al PM, nel caso in cui si proceda per delitti di violenza domestica o di genere, di assumere entro tre giorni dalla iscrizione della notizia di reato informazioni dalla persona offesa. Tale termine, tuttavia, come sottolinea la relazione di accompagnamento del disegno di legge, “non sempre viene rispettato”. Il provvedimento si propone quindi di assicurare una più piena tutela alla vittima di reati di violenza domestica o di genere, garantendo il tempestivo intervento della autorità giudiziaria superiore, nel caso di inerzia del PM designato.
Il dossier di approfondimento elaborato dal Servizio Studi del Senato è disponibile al link
https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01363791.pdf