Il Governo ha previsto nella finanziaria un aumento dell’Assegno unico destinato alle famiglie con minori, per venire incontro alle loro necessità e all’aumento dei costi dovuti all’inflazione. In particolare, si prevede una maggiorazione del 50% per i nuclei con Isee più basso, per famiglie con figli con meno di 12 mesi e per le famiglie numerose con figli tra gli 1 e i 3 anni.
Lo stanziamento di circa 650 milioni dovrebbe coinvolgere circa 520 mila famiglie che hanno un Isee comunque inferiore a 40.000 euro.
L’assegno che riguarda i neonati e fino ai 12 mesi di vita sarà di 87,5 euro in più per le dichiarazioni Isee sotto i 15.000 euro e calerà fino al minimo di 25 euro in più dai 40.000 Isee in poi. Dunque, per gli Isee più bassi l’assegno sarà di 262,5 euro al mese, per un totale di 3.150 euro l’anno (l’aumento è di ben 1.050 euro), mentre per gli Isee più alti la quota universale passerà da 50 a 75 euro, per 900 euro a figlio l’anno (e 300 euro in più). Tra l’assegno massimo di 262,5 euro e quello minimo di 75 euro l’importo decresce progressivamente.
L’Assegno unico riguarderà anche i figli disabili, per i quali il Governo ha stanziato 175 milioni per il 2023. L’assegno verrà riconosciuti a tutti i figli disabili a carico anche oltre la maggiore età, con maggiorazioni previste in base alla disabilità, fino a 21 anni.
Infine, secondo le comunicazioni ufficiali, il pagamento dell’Assegno Unico avverrà in due date differenti, a seconda se la famiglia percepisce anche il Reddito di Cittadinanza o meno: entro il 15 dicembre per tutti coloro che non percepiscono il RdC ed entro il 27 dicembre per coloro che lo percepiscono.
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