Secondo gli ultimi rilievi dell’Istat, recentemente pubblicati, nel 2021 gli omicidi in Italia risultano in lieve calo, con un numero complessivo che raggiunge 303 persone decedute per morte violenta (315 casi nel 2019, 286 casi nel 2020).
In 184 casi le vittime sono uomini e in 119 sono donne. Si arresta il calo degli omicidi di donne e sono in lieve aumento quelli di uomini, che erano invece diminuiti nel 2020 (170). È straniero il 19% delle vittime, un dato ormai consolidato negli anni. Le vittime sono nella maggior parte dei casi (64%) uomini.
Trent’anni fa, nei primi anni Novanta, vi erano circa cinque uomini uccisi per ogni vittima donna; nel 2002 e nel 2021 tale rapporto è sceso rispettivamente a 2,6 e 1,6.
Non è possibile stabilire un unico movente per tutti gli omicidi, ma dai dati risulta che i moventi rimangono indeterminati per il 16,8% delle vittime maschili e solo per il 3,4% di quelle femminili. Tra i moventi degli omicidi, il primo posto è occupato da “lite, futili motivi, rancori personali” (45,9%), valore rilevante per le vittime di entrambi i sessi (47,3% per gli uomini e 43,7% per le donne). Al secondo posto figurano i “motivi sentimentali” (11,6% degli omicidi), con una netta distinzione per sesso (20% per le donne e solo 6% per gli uomini), seguono i “motivi economici”.
Il mezzo più utilizzato per l’omicidio è l’arma da taglio, con cui sono stati compiuti 119 dei 303 omicidi del 2021 (39% del totale), utilizzata in proporzione maggiore contro le donne (43,7% rispetto a 36,4% delle vittime uomini).
Le vittime uccise in una relazione di coppia o in famiglia sono 139 (46% del totale), 39 uomini e 100 donne. Il 59% delle donne è vittima di un partner o ex partner (58% nel 2020 e 61% nel 2019).
È possibile ritrovare la notizia sul sito ufficiale dell’Istat al link
https://www.istat.it/it/files//2022/11/REPORT-VITTIME-DI-OMICIDIO_2021.pdf
