Secondo una nuova ricerca dell’ISTAT, pubblicata il 18 gennaio 2022 e relativa al mese precedente, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha fatto registrare aumenti dello 0,4% su base mensile e del 3,9% su base annua (da +3,7% di dicembre 2021 rispetto al dicembre 2020), confermando la stima preliminare.
In media, nel 2021 i prezzi al consumo registrano una crescita pari a +1,9% (-0,2% nell’anno precedente). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è pari a +0,8% (+0,5% nel 2020) e al netto dei soli energetici a +0,7% (come nell’anno precedente).
Aumentano, quindi, i costi dei beni alimentari sia lavorati sia non lavorati, dei beni durevoli, ma anche quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Infatti, anche i prezzi dei servizi segnano una crescita, seppure molto più contenuta rispetto a quella dei beni. Poiché i beni incidono in misura maggiore sulle spese delle famiglie meno abbienti e viceversa, i servizi pesano maggiormente sul bilancio di quelle più agiate, mentre il rialzo dell’inflazione, che riguarda tutti i gruppi di famiglie, segna valori più elevati per le famiglie con la spesa mensile equivalente più bassa (generalmente le meno abbienti).
Per consultare l’indagine completa dell’ISTAT, si rimanda al link https://www.istat.it/it/files//2022/01/CS_Prezzi-al-consumo_Dic2021.pdf