Uno studio durato tre anni, condotto in 12 Paesi del mondo tra cui l’Italia, evidenzia come le fragilità delle relazioni intra-familiari pesino sempre di più sulla vita delle persone e sulla società. È un dato su cui riflettere, dopo l’uscita dei dati Istat e le diverse segnalazioni di enti e associazioni.
Infatti, secondo il report “Famiglie e povertà relazionale”, preparato dal “Family Monitor” che è un progetto di ricerca internazionale che vede come protagonisti il Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf), l’Istituto Giovanni Paolo II di Roma e l’Universidad Católica San Antonio de Murcia (Ucam), il ruolo delle relazioni familiari è fondamentale nel determinare, o essere una delle concause, della povertà delle persone, unite alle dinamiche macro-sociali.
L’indagine si muove lungo due direttrici: “famiglia e povertà relazionale” e “famiglia e povertà economica” ed evidenzia come le famiglie si indeboliscano fortemente quando incontrano difficoltà di natura sia economica sia relazionale, con ripercussioni che gravano sui membri del nucleo familiare e ricadono sull’intera società in termini di fragilità, disagio sociale e disturbi del comportamento.
I dati emersi spiegano quindi in concreto perché è importante per la società attuare politiche che sostengano e aiutino le famiglie nelle diverse tappe della vita.
Per leggere la sintesi del report e alcuni dei dati più interessanti, si rimanda a http://www.istitutogp2.it/wp/2021/04/16/famiglie-e-poverta-relazionale-sintesi-del-report-del-family-monitor/