L’Agenzia Dire ha diffuso un rapporto riguardo l’emergenza cyberbullismo tra i giovani, secondo il quale, durante il 2020, il 68% degli adolescenti è stato testimone diretto o indiretto di casi di cyberbullismo, mentre sono aumentati del 77% alcuni fenomeni gravi come la pedopornografia, la diffusione di foto e commenti a sfondo sessuale, trolling, ricatti online e furti di identità digitale.
Si tratta di dati allarmanti, soprattutto perché dimostrano un tessuto sociale ancora fragile e la difficoltà dei più giovani di crescere in modo armonioso e tranquillo. Per questo, è necessario incentivare la creazione di una rete sociale che coinvolga studenti, famiglie, insegnanti, istituzioni locali, oltre a professionisti e forze dell’ordine che sappiano dare il necessario supporto alle vittime e ai giovani violenti, nell’obiettivo di garantire un contesto sociale meno violento. La prevenzione è ancora lo strumento più utile per disincentivare tali comportamenti, che arrecano un danno non solo ai diretti interessati ma a tutta la società.
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