Il Dipartimento per le politiche della famiglia, nella fase conclusiva del progetto “Supporto per lo sviluppo dei Centri per la Famiglia e il coordinamento di interventi in materia di servizi di protezione e di inclusione sociale per nuclei familiari multiproblematici e/o persone particolarmente svantaggiate” (cofinanziato dall’Unione Europea, PON Inclusione – Fondo Sociale Europeo 2014-2020) ha attivato il Percorso di Gemellaggio per la sperimentazione del Modello condiviso di Centro per le famiglie: una proposta di capacity bulding, realizzata attraverso forme di cooperazione inter-istituzionale, focalizzata sulla condivisione di esperienze.
L’iniziativa è stata costruita in collaborazioni con 12 Regioni e con la partecipazione di Centri per la Famiglia da loro direttamente selezionati, con l’obiettivo di attivare forme di cooperazione tra Amministrazioni regionali e Centri per favorire la diffusione e lo scambio di buone pratiche relative ai servizi e alle opportunità dedicate alle famiglie presenti sui territori.
In particolare, i gemellaggi sono stati momenti di incontro fra Centri, in cui il Centro di maggiore esperienza in uno specifico servizio, ha condiviso la propria esperienza e il proprio know how con Centri di altre Regioni che vogliono sperimentarsi in quell’attività. La realizzazione dei gemellaggi ha visto l’evolversi di diverse fasi attuative definite e concordate con le Amministrazioni regionali partecipanti. Le principali modalità operative per la loro concretizzazione sono stati workshop e laboratori tematici on line, nonché, incontri a carattere informativo-formativo presso i Centri coinvolti.
Questo percorso è stato un’occasione di riflessione e di elaborazione comune, che non tende soltanto alla diffusione del modello predefinito, ma piuttosto ad una rilettura partecipata delle caratteristiche tecnico-organizzative definite per sviluppare un modello condiviso dal basso, in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative dei diversi cittadini e delle diverse famiglie che vivono nel territorio di riferimento.
A conclusione del percorso si può affermare che ha favorito un confronto e un lavoro condiviso tra gli attori coinvolti sui diversi processi di governance dei Centri in atto nei contesti territoriali di riferimento. Allo stesso tempo ha evidenziato gli elementi fondamentali per rafforzare i Centri, valorizzando il diverso grado di esperienza acquisito negli specifici contesti territoriali e sperimentando meccanismi partenariali per la realizzazione di azioni comuni e forme di cooperazione inter-istituzionale nell’ambito dei servizi promossi dai Centri.
Inoltre, attraverso l’iniziativa è stato possibile verificare gli aspetti rilevanti per una progettazione inclusiva, che coinvolga direttamente le Amministrazioni interessate ai vari livelli, per l’attivazione e la sperimentazione di nuovi servizi e la promozione di modelli di scambio di pratiche di gestione e progettazione di servizi direttamente tra Centri, valorizzando l’esperienza e il know how maturato in contesti differenti.
Al termine della sperimentazione, sono state redatte delle relazioni conclusive, pensate come “Linee Guida per l’attuazione dei servizi dei Centri”: documenti che hanno evidenziato non solo le principali attività realizzate e gli esiti più rilevanti del percorso, ma anche le eventuali ricadute a livello operativo per i diversi territori oltre che proporre alcuni spunti per un’eventuale prosecuzione futura delle attività di gemellaggio/sperimentazione.